Questo blog vuole essere uno spazio aperto di confronto in cui i nostri lettori possano sentirsi liberi di proporre loro stessi argomenti di discussione e spunti per futuri articoli di 451.
Se siete interessati a commentare un fatto d’attualità, o recensire libri o film usciti negli ultimi mesi, scriveteci pure nello spazio dei commenti in fondo alla pagina, oppure all’indirizzo 451@econometrica.it
Ricchezza e povertà
Nell’ultima puntata di Anno Zero Santoro ha detto grosso modo queste parole: Mio padre era un ferroviere ed è riuscito ha far studiare cinque figli […] se io ho disponibilità economiche lo debbo al mio lavoro e a quello di mio padre […] i ricchi vorrebbero che i poveri si accontentassero delle elemosine…
Dunque i ricchi e i poveri, un argomento solo accennato nel più generale discorso sulla battaglia che lo ha contrapposto alla Direzione del Rai […]
Tremonti a Bologna: “siamo a Napoli?”
Il ministro Tremonti giungendo sul palco del comizio del candidato leghista di Bologna ha detto (rivisto ieri a Ballarò senza che ciò suscitasse alcun commento): “quando sono arrivato in città ho visto che il candidato del PD si chiama Merola e ho pensato ‘ma, mi trovo a Napoli?’. Il ministro continuava: “Se sarà eletto Merola la città si riempirà di altra gente venuta da fuori e di immigrati, non sarà più la città dei bolognesi” (grosso modo queste erano le parole). […]
Il processo breve
L’ennesimo scontro tra magistratura e politica, questa volta avente ad oggetto il tema della “prescrizione breve”, rende infuocata la vita pubblica di questi giorni, nuocendo prima di tutto agli interessi dei cittadini. Questi meriterebbero, infatti, che la classe dirigente del Paese si impegnasse nella risoluzione dei gravi problemi che li affliggono quotidianamente, piuttosto che in risse perenni tra fazioni estremiste, supportate a loro volta da un becero tifo da stadio. Ciò non vuol dire che la questione di cui sopra non possa essere discussa, poiché, anzi, essa non solo ha dignità, ma investe diritti costituzionalmente garantiti, in quanto tali meritevoli di una tutela rafforzata. […]
1984 di Orwell e i regimi interiori
Negli ultimi giorni mi sono trovato a rileggere “1984” di George Orwell, romanzo fantapolitico di rara intelligenza e di una limpidezza visionaria, che mi ha ispirato alcune riflessioni sul tema della percezione della realtà, ma soprattutto su quello dell’evoluzione della natura umana. Orwell è riuscito ad oltrepassare gli schemi della nostra cultura immaginando una sorta di “totalitarismo interiore”, come ha intuito per esempio anche David Cronenberg nel suo film manifesto Videodrome: la cultura di una “Nuova Carne”, di una nuova natura umana, di un’evoluzione “involutiva” della nostra razza, che la porta a demolire completamente le sue stesse radici, trattandone i residui come dei casi di malattia, d’insufficienza riguardo ai requisiti per la sopravvivenza nel nuovo mondo venutosi a creare. […]
Tensione alla conoscenza
Negli anni ’60 e ’70 c’era una tensione generalizzata alla conoscenza che oggi sembra svanita. Dalla letteratura al cinema tutto concorreva a indirizzare la ricerca culturale verso i confini del non conosciuto. Questo aspetto, che riguardava il mondo artistico (si parlava di neo-avanguardie), non era assente anche in ampie fasce della società; certo ad essere coinvolti erano per lo più gruppi organizzati ed individui comunque inseriti in ampi contesti sociali, come ad esempio coloro che si proiettavano nel mondo psichedelico per fare musica o per dare vita a qualsiasi altra espressione artistica. E’ anche vero che tutto questo fermento non doveva fare i conti con un individualismo estremo che oggi vediamo imperare. […]
La questione nucleare
L’apocalisse giapponese, come molti media hanno definito la devastante accoppiata terremoto-tsunami, deve mettere nel conto anche un allarme nucleare che sta tenendo il mondo con il fiato sospeso. In queste ore l’emergenza post terremoto è infatti diventata anche atomica: la centrale di Fukushima ha registrato seri danni a tre reattori ed è stata interessata da una serie di esplosioni e da una fuga radioattiva la cui portata resta tuttora un’angosciante incognita. Il timore è che si stia verificando una fusione parziale delle barre di combustibile, il cosiddetto nocciolo, e se così fosse allora sarebbero guai molto più seri di quelli attuali. […]
L’immaginazione al potere
Ero tornato da una anno negli States, era il ‘68, anno incredibile e un anno a Ponca City, Oklahoma, tra famiglia americana, amici e ultimo anno di High School era passato come un gioco fantasy tra esseri alieni di una comunità sperduta nelle piane del Midwest. Il 68-69 è impossibile raccontarlo: ci vorrebbe un libro intero e una memoria fresca e non pretestuosa. Impresa impossibile. Scegliere Scienze Politiche e l’indirizzo sociologico, dopo il primo biennio, sembrò la cosa più naturale da fare, allora. Chissà se lo rifarei. Ecco: il contesto l’ha sempre fatta da padrone in tutti quegli anni e quelli successivi, non pochi soprattutto se al numero sostituisci l’intensità eccezionale. […]
Cercare lavoro su un reality
Ho letto su un quotidiano che, giorni fa, è partito, su un canale così giovane e giovanile come la7, un programma condotto dalla ex iena Sabrina Nobile dal titolo “Il contratto. Gente di talento”. Facile capire il contenuto del programma: giovani ragazzi talentuosi vanno alla ricerca di un contratto a tempo indeterminato (che noi giovani stiamo tanto piangendo e rimpiangendo) e lo fanno nel modo più mediatico possibile, attraverso un reality show! […]
Tassazione delle rendite
In riferimento alla attuale polemica sulla patrimoniale: lessi tempo fa sul Corriere che gli utili degli italiani derivano per il 40% dai salari e per il 60% dalle rendite e ciò mi aveva fatto pensare che, visto che ora le rendite sono tassate il 7,5% in meno che nel resto d’Europa, il governo avrebbe la possibilità, adeguando la tassazione al livello europeo, di far calare le tasse di circa 11 punti percentuali a tutti i salari lasciando la situazione delle entrate dello stato […]
Le stragi degli emigranti italiani
Il secondo argomento su cui mi parrebbe interessante intervenire, date le attuali problematiche legate alla immigrazione, è un argomento di carattere storico: lessi sempre sulla Rivista dei Libri che nel primo novecento ci fu una strage di immigrati italiani a New Orleans per ragioni legate al lavoro; in modo diretto venni a sapere nella zona della Camargue in Francia che negli anni trenta, in quella stessa terra, ci fu una strage di italiani (quasi tutti di origine toscana) sempre per ragioni […]
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