Ci ha detto Tonino Guerra, ricevendo il Sigillum Magnum dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’11 novembre 2010: «non è vero che uno più uno fa sempre due: una goccia più una goccia fa una goccia più grande». E pensare – gli abbiamo ricordato – che in una goccia di acqua ci sono più molecole che stelle nell’intera galassia. Sconvolgente, l’acqua tanto nella sua poetica quanto nella sua materialità. E allora cosa rappresenta oggi l’acqua? Un bene dell’umanità, un bene comune o, semplicemente, il bene più prezioso che abbiamo e del quale noi stessi – gli uomini – siamo per lo più costituiti? O è “soltanto” un diritto umano indispensabile per il godimento pieno della vita, come recita una risoluzione dell’assemblea generale dell’Onu, approvata lo scorso luglio dopo anni di dibattiti. Eppure oltre 800 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile, mentre due miliardi e mezzo degli abitanti del pianeta vivono in condizioni igienico-sanitarie insufficienti. Eppure circa 5 milioni di persone muoiono ogni anno per patologie legate all’acqua, mentre la mancanza di sicurezza idrica colpisce soprattutto i più piccoli. Eppure l’acqua vien sprecata, in tanti modi.
Andrea Segrè
451 parole: acqua
La rubrica di Segrè è dedicata questo mese all’acqua e alla sua importanza per la vita sulla terra dell’uomo e di tutti gli esseri viventi. Con riflessioni sul problema dello spreco.