Too Many People: Contact, Disorder, Change in an Inuit Society, 1822–2015
di Willem Rasing, con un’introduzione di George Wenzel
Iqaluit: Nunavut Arctic College Media, 558 pp., CAN$32.95
The Return of the Sun: Suicide and Reclamation Among Inuit of Arctic Canada
di Michael J. Kral
Oxford University Press, 192 pp., $45.00
Sam stava preparando i toast verso le 6 del mattino quando notò la
fessura della luce sotto la porta del bagno. Passarono i minuti… nessuno
sembrava muoversi lì dentro e nessuno usciva.
In sogno, quella notte, sua moglie Maureen
aveva sentito qualcuno chiamare il nome della figlia Sarah, e immaginò cosa
fosse successo non appena Sam la scosse. Aggrappandosi al muro, si avvicinò al
bagno. E allora vide Sarah appesa alla doccia, morta. A diciassette anni.
La ragazza, mi disse Maureen, era appena
tornata da una visita ai parenti in un altro villaggio e aveva trascorso il
pomeriggio precedente a scegliere i suoi vestiti che voleva regalare. Quindi tutta
la famiglia si era disposta a sedere in terra, per macellare e poi mangiare una
foca – cruda, nel modo tradizionale Inuit – su un pezzo di cartone appoggiato
sul pavimento del salotto. Successivamente, Sarah si era truccata ed era uscita.