La Costituzione e i suoi nemici, Ogm, la comunicazione ipnotica e altro su “451”
«Nessuna costituzione è mai priva di nemici»: non potrebbero essere più attuali le parole di Gianfranco Pasquino, contenute nel suo ultimo articolo, apparso sul numero di giugno di ‘451’. Il professore di Scienza Politica ha infatti trattato l’argomento delicato della riforma della Costituzione italiana: un esame attento e sistematico di cosa sia la nostra Costituzione e dei valori su cui è fondata. Che cosa significa cambiarla? Fino a che punto può e deve essere cambiata?
‘451’, rivista di letteratura, scienza e arte, versione italiana della celebre testata americana ‘The New York Review of Books’, tratta argomenti diversi fra loro, sempre di alto livello, grazie all’ampia rosa di autori italiani e stranieri di cui dispone. Il numero di giugno di ‘451’, in questi giorni disponibile nelle migliori librerie e sul sito internet www.451online.it, propone ad abbonati e lettori una selezione di articoli varia e ricca.
Di grande attualità l’intervento di Massimo Pedretti, che analizza la dibattuta questione dei test di valutazione della didattica Invalsi, evidenziando pro e contro del questionario e proponendo vie alternative per migliorarlo; di Andrea Segrè, che nella sua rubrica 451 parole parla di Ogm, spiegando la natura e le potenzialità di questa “chimera” scientifica che spaventa alcuni e rende euforici altri; e La comunicazione ipnotica di Ildo Tumscitz, psicoterapeuta che dedica il saggio alla comunicazione mediatica e al suo modo di agire a livello inconscio, come l’ipnosi.
David Foster Wallace e Philip Roth, due fra i più importanti scrittori a livello internazionale, sono i protagonisti degli articoli di Jonathan Raban e di Luca Alvino. Raban recensisce Il re pallido, nuovo romanzo di Wallace che uscirà in autunno in Italia, e ci racconta del suo autore, con uno stile chiaro e molto elegante, ripercorrendo i suoi lavori più importanti e le caratteristiche della sua scrittura, unica nel suo genere. Alvino ci accompagna nel mondo di Roth, in un viaggio trasversale all’interno dei suoi romanzi più noti, alla ricerca del filo che li lega, quello dell’infanzia, la stagione della vita dove tutto è una scoperta.
Colin Thubron, nel suo I segreti delle mummie, recensisce la mostra sulle mummie rinvenute nel deserto cinese di Taklamakan: perfettamente conservate grazie alle particolari condizioni climatiche, i corpi impressionano anche per i loro tratti così occidentali. Ma perché le mummie, a poche settimane dall’apertura della mostra, sono state improvvisamente riportate in Cina?
Sue Halpern parla, nel suo La sorella assente, del caso di Allen Shawn, compositore e musicologo che ha scritto di recente il memoir Twin, raccontando così al suo pubblico di lettori la sua particolare condizione: quella di fratello gemello di Mary, sorella autistica che è stata allontanata da casa per essere seguita in un istituto all’età di sei anni. Shawn analizza il proprio punto di vista, cercando di capire cosa lo lega a quella sorella gemella che è sempre stata assente nella sua vita e se è da lei che prendono forma le fobie e le frustrazioni che lo hanno tormentato per tutta la vita.
L’India, paese che finalmente conosce lo sviluppo economico, è in realtà un mondo ricco di contraddizioni: ancora sono vivi e vitali, ben radicati nella mentalità di comunità grandi e piccole, rituali, tradizioni e credenze che portano a comportamenti estremi e che segnano le vite di una buona fetta di popolazione. Ne parla l’esperto di cultura orientale David Shulman, che coglie lo spunto dal libro (uscito per i tipi di Adelphi) Nove vite di William Dalrymple. Una finestra aperta su un’India affascinante, quella di asceti, monaci buddhisti e artigiani.
Bologna, 21 giugno 2011