Un violinista e il suo mito
Era talmente bravo che nessuno è mai riuscito a imitarlo. Niccolò Paganini (1782-1840) era ammirato come una star hollywoodiana: trovare il biglietto per un suo concerto era quasi impossibile e costoso, eppure da ogni parte d’Europa accorrevano per ascoltarlo (e osservarlo), mentre eseguiva le sue scale fluide e velocissime, i suoi pezzi complessi e passionali, tanto violenti che spesso le corde del suo strumento si spezzavano. Ma il suo talento, quasi sovrumano, faceva anche discutere; circolavano sul suo conto strane voci, che il violinista non smentì mai, contribuendo a costruire un mito di se stesso: si credeva che la sua bravura derivasse da un patto stretto con Satana. Il suo aspetto “funereo” (era molto magro a causa della sifilide, le cure relative gli avevano fatto perdere tutti i denti, vestiva sempre di nero) certamente rafforzava tali congetture. Questo Faust della musica ancora oggi è apprezzato a livello internazionale, il suo talento è diventato proverbiale.
Non stupisce dunque che la sua figura, in parte anche misteriosa, abbia ispirato artisti e creativi di ogni disciplina. Coreografi compresi. È stato Michail Fokine a rimanere colpito per la prima volta dalla storia del violinista: nel 1939, alla Royal Opera House di Londra, venne rappresentato il suo balletto, Paganini, sulle musiche di Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov. Sulla stessa musica, un ventennio più tardi, venne realizzata una seconda coreografia, da Lavrovsky. Nel 1988 Vladimir Vassilev ha ripreso questa seconda versione e l’ha portata sulle scene italiane e internazionali. Egli la costruì per il primo ballerino del Bolshoi di Mosca, Vladimir Derevianko: étoile del prestigioso teatro, come Vassilev stesso prima di lui, e ballerino di straordinaria forza e talento, fu da subito individuato con “il” Paganini. Nessuno meglio di lui sarebbe stato capace di interpretare la parte, così come il coreografo l’aveva pensata: il Paganini di questo balletto è il genio che lotta e fa di tutto pur di costruirsi una fama immortale. In effetti, il violinista cercò sempre, quasi ossessivamente, di coltivare e accrescere la sua fama (tanto da sfruttare anche le voci circa il suo patto col diavolo). Vassilev è rimasto colpito proprio da questo aspetto, e Derevianko ne è stato il degno interprete. L’esordio nel 1988 al San Carlo di Napoli fu un vero successo, seguito da quello nel 1991 al Teatro dell’Opera di Roma. Recentemente Derevianko si è di nuovo esibito nel passo a due di Paganini a Spoleto, con Candida Sorrentino nel ruolo della musa ispiratrice. Un intreccio di passi, di abbracci, di gesti, di allontanamenti, perché, si sa, l’ispirazione va e viene: non è facile avvicinarla e conquistarla, ma quando succede è un connubio passionale, forte e armonioso, che crea qualcosa di unico.
Il Paganini di Vassilev torna sulla scena, questa volta interpretato dai membri del corpo di ballo del Maggiodanza di Firenze. Accanto a questa, verrà da loro eseguita un’altra coreografia: Carmen Suite, il balletto del cubano Alberto Alonso, sulle musiche di Ščedrin, è un omaggio alla Carmen di Bizet, passionale ed energica, interpretata nel migliore dei modi dal coreografo habanero. Lo spettacolo verrà eseguito nel Teatro Comunale di Bologna dal 22 al 27 novembre.
In Italia
BOLOGNA
Teatro Comunale. Paganini è il balletto di V. Vassilev sulle musiche di S. Rachmaninov, che trae ispirazione dalla vita del violinista Niccolò Paganini e dalla leggenda secondo cui egli era così bravo perché aveva venduto l’anima al diavolo; Carmen Suite è il balletto di A. Alonso sulle musiche di R. Ščedrin, ispirato alla storia della Carmen di Bizet; entrambi i balletti sono interpretati dal corpo di ballo del Maggio Danza (la prima il 22 novembre, fino al 27 novembre). Largo Respighi 1. Contatti: www.tcbo.it, tel. 051529019.
Teatro delle Celebrazioni. Urge, uno spettacolo di e con A. Bergonzoni (dal 22 al 27 novembre); Nozze di sangue, la tragedia di F. Garcìa Lorca, interpretata da una compagnia teatrale sarda, per la regia di S. Sinigaglia (il 1 dicembre); Varietas delectat è il nuovo spettacolo di RBR Dance Company, la compagnia di danza contemporanea coreografata da C. Fagioli, sulle musiche di A. Salieri (il 2 e 3 dicembre). Via Saragozza 234. Contatti: www.teatrocelebrazioni.it, tel. 0516153370.
FIRENZE
Teatro Verdi. Alexander Lonquich suona il pianoforte e dirige il concerto che propone brani di F. Schubert, R. Strauss e F. Fauré (il 30 novembre). Happy Days è il musical della Compagnia della Rancia, per la regia di S. Marconi, che rende omaggio al telefilm cult degli anni Ottanta di G. Marshall, musiche e libretto originali di P. Williams (dal 1 al 4 dicembre). Via Ghibellina 99. Contatti: www.teatroverdionline.it, tel. 055213496.
Teatro Comunale. La bohème di G. Puccini è diretta da C. Montanaro, per la regia di M. Pontiggia (la prima il 25 novembre, fino al 3 dicembre). Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, diretto da A. Pirolli, per la regia di J.C. Plaza (la prima il 29 novembre, fino al 6 dicembre). Corso Italia 12. Contatti: www.maggiofiorentino.com, tel. 0552779350.
MILANO
Teatro alla Scala. Don Giovanni di W.A. Mozart viene eseguito sotto la direzione di D. Barenboim e la regia di R. Carsen (la prima il 7 dicembre, varie date fino al 14 gennaio 2012). Via Filodrammatici 2. Contatti: www.teatroallascala.org, tel. 028879.
Teatro Studio. Toni Servillo legge Napoli è un omaggio alla grande cultura partenopea che Servillo regala al pubblico, leggendo e interpretando brani da S. Di Giacomo, E. De Filippo, F. Russo, R. Viviani, M. Borrelli ed E. Moscato (dal 29 novembre al 18 dicembre). Via Rivoli 6. Contatti: www.piccoloteatro.org, tel. 848800304.
Teatro Elfo Puccini. Senza confini. Ebrei e zingari, di e con M. Ovadia, un recital di teatro civile che apre una finestra su due culture vittime di pregiudizi e discriminazioni (dal 15 al 27 novembre). Cabaret Yiddish è lo spettacolo che ha reso celebre M. Ovadia, che ancora oggi ci immerge in questa straordinaria cultura fatta di letteratura, musiche, danze e tradizione (dal 29 novembre al 4 dicembre). Corso Buenos Aires 33. Contatti: www.elfo.org, tel. 0200660606.
NAPOLI
Teatro San Carlo. Semiramide di G. Rossini, libretto di G. Rossi, è diretto da G. Ferro per la regia di L. Ronconi (dal 18 al 27 novembre). András Schiff, concerto del famoso pianista che porta un programma vario e complesso: brani da W.A. Mozart, F. Mendelsshon-Bartholdy, F.J. Haydn, R. Schumann, L. van Beethoven e A. Diabelli (il 24 novembre). D. Matheuz dirige l’Orchestra Simon Bolivar in una serata all’insegna dei giovani talenti, tutta venezuelana, sulle musiche di J.P. Moncayo, M. Ravel e H. Berlioz (il 28 novembre). J. Conlon dirige il concerto dell’Orchestra del San Carlo, con il violino di J. Frautschi, su brani di S. Barber e di P.-I. Čajkovskij (il 3 e 4 dicembre). Via San Carlo 98. Contatti: www.teatrosancarlo.it, tel. 081404064.
PADOVA
Teatro Verdi. Elektra di H. von Hofmannsthal è uno dei capolavori del decadentismo, un’opera poetica che trae ispirazione dalla tragedia greca di Sofocle e ne accentua alcuni aspetti legati alla follia e alle passioni dei personaggi; con E. Pozzi e A. Fasoli, per la regia di C. Rifici (dal 6 all’11 dicembre). Via Livello 32. Contatti: www.teatrostabileveneto.it, tel. 04987770213.
VENEZIA
Teatro Goldoni. L’affarista, uno dei migliori e più attuali testi teatrali di H. de Balzac, viene interpretato da una compagnia efficace e numerosa, diretta da A. Calenda e con G. Gleijeses nei panni del protagonista (dal 23 al 27 novembre). San Marco 4650/b. Contatti: www.teatrostabileveneto.it, biglietteria@teatrogoldonive.it.
La Fenice. Il trovatore di G. Verdi è diretto da R. Frizza per la regia di L. Mariani (la prima il 2 dicembre, fino all’11 dicembre). Campo San Fantin 1965. Contatti: tel. 041786511, info@teatrolafenice.org.
Nel Mondo
NEW YORK
Gerald Schoenfeld Theatre. Bonnie and Clyde è il musical ispirato alla vicenda della famosa coppia di fuorilegge americani degli anni Trenta, in una nuova veste e con un nuovo stile (dal 4 novembre a giugno 2012). 236 West 45th Street. Contatti: www.new-yorkcitytheatre.com.
PARIGI
Opéra Bastille. La forza del destino, melodramma di G. Verdi, è diretto da P. Jordan per la regia di J.-P. Auvray (la prima il 14 novembre, fino al 17 dicembre). Cendrillon è il balletto di R. Nureiev sulle musiche di S. Prokofiev, interpretato dal corpo di ballo dell’Opéra di Parigi (la prima il 25 novembre, fino al 30 dicembre). Place de la Bastille. Contatti: www.operadeparis.fr.
Palais Garnier. Cenerentola di G. Rossini è diretta da B. Campanella, per la regia di J.-P. Ponnelle (la prima il 26 novembre, fino al 17 dicembre). Onéguine, il balletto sulle musiche di P.-I. Čajkovskij e le coreografie di J. Cranko (la prima il 9 dicembre, fino al 30 dicembre). Angle rue Scribe et Auber. Contatti: www.operadeparis.fr.