Sabino Cassese, Lo Stato fascista, Bologna, il Mulino, 2010, pp. 150, € 14,00
Ci si chiede spesso da dove provengano alcune caratteristiche del nostro Paese, fra cui il corporativismo: nel linguaggio ordinario con “corporativismo” si indica un’attenzione (giudicata eccessiva, tanto che il termine non è affatto positivo) all’appartenenza professionale e ai vantaggi derivanti da essa. Per esempio, una richiesta è “corporativa” se non tiene conto di un quadro generale, della crisi in corso, della situazione di altre categorie professionali oltre a quella alla quale si appartiene, e ha come oggetto vantaggi o miglioramenti solo per se stessa. Non è una caratteristica che riguarda solo l’Italia: tutti i Paesi cosiddetti avanzati la possiedono in misura maggiore o minore. Soltanto che, mentre in Italia questa tendenza si è unita all’individualismo e alla mancanza di senso dello Stato che secondo alcuni si trovano nel nostro Dna, nei Paesi del Nord Europa a Welfare State molto sviluppato si è unita a una solidarietà di gruppi più o meno grandi.