Duemilatrenta ovvero fra 18 anni, giusto il tempo per una nuova maturità. Oppure per la nostra fine. Perché sarà proprio questo, il 2030, l’anno della perfect storm prevista dal professor John Beddington1. Una “tempesta perfetta” dovuta a un mix di effetti negativi legati al contemporaneo aumento della popolazione mondiale fino a 9 miliardi (un boom soprattutto nei paesi più poveri, con un incremento stimato del 2,3% l’anno), all’incremento delle emissioni di gas serra, al progressivo innalzamento delle temperature, all’aumento dei prezzi dell’energia, all’incremento della domanda di acqua e di alimenti, della crisi economica e politica mondiale. Un disastro annunciato se non si pone rimedio con interventi decisi in modo da “sopravvivere alla Grande Crisi”, come sostengono Gianluca Comin e Donato Speroni nell’omonimo libro (2030. La tempesta perfetta) uscito a gennaio di quest’anno2. La premessa è che bisogna arrivare al 2050, e dunque sopravvivere al 2030 quando si determinerà appunto una situazione difficilmente gestibile per la somma di fattori demografici, economici, ambientali cui si aggiungeranno la carenza di acqua e il rialzo dei prezzi alimentari.