Ottobre 2012
Pontus Ljunghill,L’invisibile, Guanda, pp. 380, € 16,00 Il destino riapre vecchie ferite per l’ispettore Stierna. Un thriller ambientato in due tempi a Stoccolma, nel 1928 e nel 1953. Un esordio che sta conquistando l’Europa. Massimo Parente,L’inumano, Mondadori, pp. 288, € 19,00 Di cosa parlerà il nuovo romanzo di Massimiliano Parente, ex biologo e ora odiatissimo scrittore, noto nell’ambiente giornalistico e nei salotti televisivi per le sentenze tranchant e l’insulto facile? Poco o nulla è trapelato, se non il titolo, L’inumano, e il fatto che i suoi capitoli ripercorreranno lo scandirsi delle ere cosmiche e geologiche. Ma Parente di quel libro non ha ancora scritto una riga. Così quando si risveglia, nudo, con i polsi e le caviglie stretti in una morsa, all’interno di una stanza buia in cui viene esposto – e sottoposto – a continue atrocità, lo scrittore sa che è giunto il momento di raccontare una storia completamente nuova. Massimiliano Smeriglio,Suk Ovest. Banditi a Roma, Fazi, pp. 256, € 15,00 Il Gatto è morto, l’hanno assassinato. Sono proiettili, queste parole, che accolgono Valerio Natali al suo rientro dal Messico dove ha trascorso una lunga latitanza. Massimo Giunti, alias il Gatto, amico fraterno, anche lui della Garbatella, non c’è più. E quello che adesso conta, per Valerio, è soltanto la vendetta. Lente e sofferte come un viaggio nei ricordi, le indagini di Valerio si addentrano nel vecchio quartiere, nell’intrico di strade e vie che hanno il sapore della propria infanzia. È qui che si riunisce la vecchia batteria. Mario, Nicche, Panettone e Papella. E ancora Bracalone, giovane graffitaro e hacker geniale, e Victor, che ha preso una strada diversa finendo per diventare poliziotto. Sono loro gli uomini della Garbatella, cresciuti insieme, che accompagnano Valerio nella ricerca della verità e della vendetta. Lidia Ravera,Se lo dico perdo l’America, et. al. Edizioni, pp. 264, € 14,00 Dura, diretta e impulsiva, ma anche impacciata, autoironica, sentimentale. È la Giòdegli anni ottanta, sorella minore della protagonista di Piccole donne. Sarà l’incontro con un produttore americano, a trascinarla in un’avventura a perdifiato: presentarsi al tycoon (omosessuale) in incerti e un po’ goffi panni maschili si rivelerà una mossa dalle conseguenze inaspettate, che la condurrà a un turbolento soggiorno newyorkese, tra sequestri, sparatorie, misteriosi messaggi video e rischiosi incontri con le peggiori bande criminali del Bronx. Ben H. Winters,Una casa perfetta, Tre60, pp. 352, € 9,90 Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c’è persino una stanzetta in più – non segnalata nell’annuncio – ideale per le esigenze di Susan. Inoltre la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma, ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica. Considerato dalla critica il degno erede di Rosemary’s Baby e dei classici della suspense psicologica, Una casa perfetta è un thriller in cui il labile confine