Alexis de Tocqueville iniziò la sua famosa descrizione della democrazia americana sottolineando che ciò che lo colpì più di ogni altra cosa della strana e giovane nazione che visitò nei primi anni del 1830 fu «la generale condizione di uguaglianza tra le persone». Quasi tutto il resto di ciò che scrisse era un’elaborazione di questo concetto di uguaglianza, e del motivo per cui essa sussisteva. Tocqueville osservò che, naturalmente, alcuni americani avevano più soldi rispetto ad altri, e beneficiavano di un più ampio riconoscimento sociale e di una maggiore influenza politica. Ma «anche se esistono uomini ricchi», spiegò, «non esiste una classe di ricchi, in quanto i singoli individui ricchi non hanno in comune tra loro né sentimenti né scopi, né tradizioni né speranze».
Benjamin M. Friedman
Chi ha rubato il sogno americano?
da ''The New York Review of Books''HEDRICK SMITH, Who Stole the American Dream?, Random House, pp. 557, 2012, $30.00