Larry J. Sabato (a cura di), Pendulum Swing, London, Longman, 2011, pp. 349, $ 19.95
David Plouffe, The Audacity to Win: How Obama Won and How We Can Beat the Party of Limbaugh, Beck, and Palin, New York, Penguin, 2009, pp. 415, $ 16.00
Kate Zernike, Boiling Mad: Inside Tea Party America, New York, Times Books, 2010, pp. 243, $ 25.00
Tim Pawlenty, Courage to Stand: An American Story, Carol Stream, Tyndale House, 2010, pp. 301, $ 26.99
L’elezione del 2010 ha galvanizzato il GOP1, il partito repubblicano, il quale ha conquistato sette nuovi seggi al Senato, altrettanti nuovi governatorati e ha preso i seggi di 720 democratici nelle legislature dei singoli stati, ottenendo così il completo controllo in ventinove di essi. Ma il cambiamento più tangibile è avvenuto alla Camera dei Rappresentanti, dove 63 circoscrizioni sono passate di mano: il cambiamento più marcato dal 1932, da quando, cioè, 101 repubblicani persero il seggio. John Boehner2 e i colleghi sono convinti di avere un mandato nazionale. Pensano che il paese sia disilluso da Barack Obama e dal partito che egli rappresenta: le forze che hanno portato il cambiamento nel 2010 sono sicure di farcela nel 2012. Avranno forse ragione?