Atteso in America da anni, esce in Italia Libertà di Jonathan Franzen
Su ‘451’ in esclusiva la recensione di Baxter su Libertà di Franzen
Einaudi pubblica in Italia Libertà, l’ultimo capolavoro di Jonathan Franzen, già “evento letterario” del 2010 negli Stati Uniti. Per l’occasione Franzen è sbarcato in Italia per promuovere il suo ultimo romanzo, che si preannuncia come un capolavoro indiscusso, un best seller fra i più attesi anche dal pubblico italiano.
‘451’ pubblica sul numero di aprile, distribuito nelle migliori librerie e accessibile sul sito www.451online.it, una accurata e intrigante recensione di Charles Baxter, inedita per l’Italia e uscita in inglese su ‘The New York Review of Books’.
Baxter traccia il percorso letterario dell’autore e dà un giudizio molto positivo sul romanzo. Una prosa “d’altri tempi”, elegante, caratterizzata da descrizioni d’ampio respiro e dall’indugiare dell’autore sui particolari estetici. Un best seller di alta qualità stilistica e tematica, che non tradisce le aspettative dell’affezionato pubblico di Franzen, né di chi si avvicinerà a lui per la prima volta. Un romanzo intimo e sociale allo stesso tempo.
‘451’ di aprile, oltre al saggio di Baxter su Libertà, pubblica molti altri articoli che spaziano dall’attualità, alla scienza, all’arte.
Le rivolte in Medio Oriente restano un argomento di primo piano con il saggio di Perry Link Perché la Cina teme le rivoluzioni in Medio Oriente, che ci racconta un’altra realtà, quella cinese, quella della censura del web e della paura che le rivolte possano avere un’eco pericolosa nel paese. E, altrettanto legato al potente strumento della rete, è l’articolo di Christian Caryl su WikiLeaks: come è riuscito Assange ad accedere all’archivio di notizie che ha diffuso in rete? E per quale motivo lo ha fatto? Ma soprattutto: era veramente necessario?
Ritorniamo, invece, in Italia con i saggi di tre accademici di fama indiscussa: Massimiliano Marzo, con il suo Libertisti e keynesiani di fronte alla tassa patrimoniale (un’analisi chiara e pulita sulla situazione economica italiana, sulla discussa tassa patrimoniale e sulla divisione ideologica, semplicistica e di poco aiuto, fra liberisti e keynesiani); Andrea Segrè, che nella sua rubrica 451 parole: decrescita coniuga tematiche ambientali ed economiche, con l’aspirazione (più che altro una necessità impellente) che si giunga a un tipo di crescita e di sviluppo sostenibile; infine il direttore di ‘451’, Gianfranco Pasquino, percorre trasversalmente i governi d’Europa e non solo, comparando quelli presieduti dalle donne (l’articolo, Donne che sfidano gli uomini, è un bilancio della situazione politica e, in generale, lavorativa delle donne).
Protagonista della parte “scientifica” di ‘451’ è di nuovo Sue Halpern, con una coinvolgente recensione all’ultimo capolavoro di Oliver Sacks, il neurologo di fama mondiale noto per il suo Risvegli: storie di persone in difficoltà, che per una serie di motivi perdono la vista, oppure la capacità di leggere e scrivere (che per loro è come perdere la vista…) e delle straordinarie capacità del loro cervello (e della loro anima) di reagire e cercare una via di fuga dalla loro situazione.
Un Picasso poco noto, se non fosse per la sua Guernica, è quello che ci racconta Richardson, il Picasso politico, quello che si schierò alternativamente con il Partito Comunista e con Franco, ma che fondamentalmente aveva una sola fede: odiava la guerra. E, per rimanere nel campo artistico, è piacevole poter leggere lo straordinario resoconto della carriera di Frank Sinatra descritto da Geoffrey O’Brian, Ritratto dell’artista da giovane.
Ugo Dotti e Paolo Trovato, accademici della letteratura e grandi firme di ‘451’, si cimentano in due ambiti curiosi e poco noti: la letteratura da viaggio e le edizioni digitali della Divina Commedia.
Bologna, 18 aprile 2011