Rocco Coronato

Fiction – Il folle volo

451’ propone una rubrica di narrativa inedita all’interno della quale diamo spazio a racconti, incipit ed estratti di romanzi, incoraggiando da parte dei nostri lettori l’invio di un testo di circa 14.000 battute all’e-mail 451@econometrica.it

“Prof! Il folle volo che diceva a lezione!”.

“Caprone. Questo è Icaro; quello era Ulisse”.

La scolaresca sghignazzò, il ragazzo dai jeans corti e i capelli lunghi ritornò nel gruppo con un sorrido storto, e la professoressa li portò via dalla sala.

Di nuovo solo, ripresi a copiare. Ancora poco e il museo avrebbe chiuso.

Solo quando il silenzio si incrinò in un sospiro di disincanto e stanchezza, mi accorsi che una signora di mezz’età mi stava sbirciando il disegno. Alta, ancora piacente, e con una vaga aria distratta, come se si fosse scordata la sua avvenenza da ragazza.

Si sporse oltre la mia spalla come una bimba curiosa.

Le strizzai un sorriso di mezzo secondo e una di quelle ammiccate d’occhio che avvizziscono le parole in bocca al seccatore.

“Icaro è troppo piccolo”, sbuffò. Era vestita con una linea serpentina di incoerenza, quasi avesse scelto i capi fra i suoi completi di epoche diverse. “Così piccoli non si resiste in aria”, ribadì frapponendosi fra me e il dipinto. “Questo è un quadro famoso? Mi delude. Chi l’ha fatto?”

Con la matita le indicai l’etichetta sotto il quadro.

“No, davvero. Così piccoli, in aria non si resta su a lungo.”

Questo contenuto è riservato ai soli membri di Annuale Online
Accedi Registrati.
Print Friendly, PDF & Email
Invia una mail per segnalare questo articolo ad un amico