Secrets of the Silk Road, in mostra presso il Bowers Museum di Santa Ana, California, dal 28 marzo al 25 luglio 2010; il Museo di Scienze Naturali di Houston, dal 28 agosto 2010 al 2 gennaio 2011; il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università della Pennsylvania a Filadelfia, dal 5 febbraio al 5 giugno 2011.
Il catalogo della mostra è curato da Victor Mair. Bowers Museum, pp. 223, $ 39,95.
Dopo tre settimane e mezzo I Segreti della Via della Seta – una mostra che raccoglie circa centoventicinque straordinari reperti provenienti dalla regione autonoma di Xinjiang Uighur, in Cina, e allestita presso il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università della Pennsylvania – non è che l’ombra di se stessa. Alcune foto a grandezza naturale hanno preso il posto dei manufatti originali, rispediti in Cina, mentre delle mummie, ormai lontane, non restano che delle repliche in legno realizzate dal modellista del museo. I cinesi hanno inaspettatamente ritirato i loro reperti.
Nelle poche settimane in cui è rimasta aperta al pubblico nella sua versione integrale, la mostra ha richiamato quarantaduemila visitatori: un’affluenza senza precedenti che ha costretto gli organizzatori a estendere gli orari di apertura. E la decisione dei cinesi, dovuta a chissà quale motivo, si è tradotta in ulteriore, inaspettata, pubblicità.