Da questo numero vi proponiamo una scelta di articoli dall’archivio storico di ‘The New York Review of Books’. Questo pezzo sull’opera di Kerouac è stato pubblicato il 20 maggio 1965.
JACK KEROUAC, Angeli di desolazione, Milano, Mondadori, 1998 (ultima edizione), pp. 416, € 9,50
A mio parere, il Paese di Kerouac rappresenta il più curioso sforzo d’immaginazione mai compiuto da un “americano” da quando Al Capp ha disegnato Dogpatch e Slobbovia nel fumetto Li’l Abner1. Con l’apparizione, negli anni Cinquanta, di Sulla strada e dei “romanzi” successivi, il Paese di Kerouac è diventato “terra santa” per una moltitudine di epigoni ed editori, e, ovviamente, un bersaglio facile per tutti gli altri. Come sa bene chiunque ci sia stato, questo vasto territorio si estende come un fumetto metafisico, serpeggiando, dentro e fuori, “attraversando” i formicai di Manhattan illuminati dai neon, le autostrade assolate del Sudovest, l’allegro e insuperabile cameratismo di San Francisco, e poi indietro, come un uccello che torna al nido, nel New England, a Lowell, Massachusetts, al luogo natale, alle proprie radici.