PETER ATKINS, Le regole del gioco. Come la termodinamica fa funzionare l’universo, Bologna, Zanichelli, 2011, pp. 144, € 10,20
Esattamente 45 anni fa, nel maggio del 1966, uno studio Onu annunciava che i primi tre produttori al mondo di energia elettrica da fonte nucleare erano, nell’ordine, Stati Uniti, Inghilterra e Italia. Il nostro paese aveva già operative all’epoca tre centrali – a Latina, Sessa Aurunca (CE) e Trino Vercellese (VC) – e in quel periodo poteva vantarsi di possedere la centrale elettronucleare più potente del mondo, a Trino, grazie a un reattore Pwr Westinghouse da 270 Megawatt.
Nel quasi mezzo secolo che va dall’Italia capofila del nucleare al disastro di Fukushima il mondo è cambiato radicalmente: la popolazione mondiale è passata da 3,5 a 6,7 miliardi di persone e il fabbisogno di energia è triplicato. Oggi è la grande disponibilità energetica a permetterci di condurre una vita immensamente più comoda rispetto a quella che vivevano i nostri nonni, un tema cruciale per capire il mondo in cui viviamo e soprattutto per valutare il futuro che ci aspetta. Il nostro stile di vita, infatti, può aggravare il degrado del pianeta e compromettere seriamente la qualità di vita dei nostri nipoti.