Patti Smith: Camera Solo, mostra presso il Wadsworth Atheneum, Hartford, Connecticut, 21 ottobre 2011– 19 febbraio 2012. Catalogo della mostra a cura di Susan Lubowsky Talbott, Wadsworth Atheneum/Yale University Press, pp.95, $25.00 (brossura)
Patti Smith,Woolgathering, New Directions, pp.80, $18.95
idem, Presagi d’innocenza, Milano, 2006, Frassinelli, pp.117, €13.00
idem, Just Kids, Milano, 2010, Feltrinelli, pp.288, €19.00
Patti Smith 1969–1976, fotografie di Judy Linn, con una postfazione di Patti Smith, Abrams Image, pp.144, $24.95
Will Hermes, Love Goes to Buildings on Fire: Five Years in New York That Changed Music Forever, Faber and Faber, pp.368, $30.00
Musica: la vita e la carriera dell’artista Patti Smith Sentii parlare di Patti Smith per la prima volta nel 1971, quando avevo diciassette anni. L’occasione fu un trafiletto non firmato apparso sul «New York Flyer» – un supplemento locale di breve vita del «Rolling Stone» – in cui si parlava in modo positivo dell’unica rappresentazione di Cowboy Mouth, e che fu uno spettacolo che lei scrisse e interpretò insieme a Sam Shepard; e che fu probabilmente la sua prima apparizione sulla stampa. Ciò che colpì il mio occhio e mi fece conservare il ritaglio di giornale – oltre alla foto che la ritraeva con una maglia a strisce e un aspetto vulnerabile – fu la sua sfrontatezza: «Io sono uno dei più grandi poeti del rock and roll».